cucina,ricette La Cucina Economica: Storie piccanti!

domenica 18 novembre 2012

Storie piccanti!




Per gli amanti degli sport estremi è il Corner Tap di Chicago la nuova palestra dove mettersi alla prova . Niente fisici da culturista e canottiere sudate ma solo palati e papille infiammate. Infatti il Corner Tap è un ristorante che ha inserito nel menu un nuovo piatto: ali di pollo

ricoperte di peperoncino “Red Savinia”. Un piatto talmente piccante, che i proprietari hanno deciso che chi lo ordina prima deve firmare una liberatoria da responsabilità  in caso di problemi fisici. Inoltre, a chi ordina il piatto verrà  data anche una campanella per chiamare i camerieri in caso che le cose “sfuggano al controllo”, in modo che portino immediatamente del pane bianco o della crema agrodolce per contrastare l’effetto del peperoncino.

Se fino a ieri il titolo indiscusso era del Red Savinia da oggi lo vediamo declassato al secondo posto. Re dei Re del cornetto rosso è il Trinidad Scorpion Butch T, un peperoncino di provenienza australiana. E’ utilizzato nella nuova salsa “Scorpion Strike”, per cucinarlo i cuochi devono indossare maschere antigas e tute protettive.
Io mi sono fatta incantare da questi peperoncini, trovati in un saldo di fine stagione, visto che ormai alle nostre latitudini la crescita è alla fine. Il loro aspetto è innocuo ma vi posso garantire che hanno un cuore fiammeggiante. La cucina economica mi suggerisce di lavorarli come segue:


Ingredienti

Peperoncini rossi e verdi – 500 g
Aceto di vino – ½ lt
Sale – 1 cucchiaino
Zucchero – 1 cucchiaino
Pepe in grani- qb

Spolverare i peperoncini e tagliare alla base il picciolo. Nel frattempo portare ad ebollizione l’aceto con il sale e lo zucchero. Riempire un vaso, in precedenza sterilizzato con i peperoni alternandoli come più vi piace, mettere alcuni grani di pepe e versare l’aceto ancora caldo fino a ricoprirli completamente. Chiudere ermeticamente e far riposare al buio per 40 giorni. Attenzione quando li mangiate tenete la campanella a portata di mano.



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